La danza è sempre esistita, fin dal principio della vita umana, nella storia dei popoli come nella storia dell’individuo.
Secondo la religione induista, il dio Shiva crea il mondo nel corso di una danza sacra, il cui ritmo permette all’universo di nascere, evolversi e conservare il proprio equilibrio.
Curt Sachs, musicologo tedesco ( 1881-1959) definisce la danza come la “madre di tutte le arti”. Ha confini ampi: coinvolge il corpo, la mente, l’anima, il desiderio e bisogno di danzare. Nel corso dei secoli i popoli hanno riconosciuto nella danza un importante strumento di comunicazione e danzare ha significato esprimere, con la massima intensità, il rapporto dell’uomo con la natura, con la società, con la religione.
La danza è innanzitutto preghiera, devozione, riconoscenza, rito. L’ uomo danza di fronte a ciò che è misterioso, ignoto, per entrare in contatto con ciò che non comprende.
È un’arte antica che permette non solo l’espressione di sé, ma può essere un percorso per una coscienza illuminata, una via privilegiata di connessione con il divino.
Fin dall’antichità la danza era una forma di preghiera e meditazione.
Le culture indigene di tutto il mondo hanno utilizzato la danza per connettersi con gli spiriti e celebrare i passaggi della vita.
La danza può essere una forma di preghiera in movimento, in cui il corpo diventa veicolo attraverso il quale ci connettiamo con l’essenza dell’universo.
Attraverso di essa possiamo esplorare le nostre emozioni e le nostre relazioni con gli altri. Possiamo liberarci dai blocchi emotivi, riscoprire parti nascoste e connetterci con i nostri doni unici.
La danza ci permette di esprimere noi stessi in modo creativo e autentico, di esplorare il nostro corpo e la nostra emotività. Questa espressione personale e la liberazione di emozioni possono ridurre lo stress e ansia, portando maggiore senso di benessere e felicità.
La danza ci aiuta a prendere consapevolezza del nostro corpo, migliorare la salute e aumentare la felicità. È un’esperienza meditativa, fonte di benessere, capace di aumentare autostima, fiducia e sicurezza.
Danza e meditazione guidata possono generare esperienze trasformative.
L’insegnante o facilitatore può utilizzare la voce per guidare in modo creativo così da creare una sequenza di movimenti in armonia con la pratica meditativa.
Talvolta includendo parole o frasi che ispirano, nutrono e arricchiscono il gesto danzato.
Consapevolezza del respiro e presenza mentale sono ingredienti preziosi per raggiungere uno stato di coscienza più elevato e ” riappropriarsi” della sacralità del corpo.
“In un certo senso noi siamo tutti alberi di vita, archetipi divini; con i nostri corpi, vite vissute consapevolmente, portiamo gli dei sulla terra e li dotiamo di un vascello umano in cui essere trasformati. Questo è uno dei modi in cui possiamo assistere alle nozze del femminile e maschile, spirito e materia, coscienza e inconscio”.
Joan Dexter Blackmer